Ti sei mai sentito bloccato in un ciclo senza fine? Leggi, studi, provi a pensare positivo, ma la tua realtà sembra non voler collaborare.
È una frustrazione che logora, che ti porta a dubitare di tutto, persino di te stesso e del tuo potenziale. Magari ti ritrovi a rimandare le azioni che sai di dover compiere, chiedendoti come smettere di procrastinare, sperando che una scintilla di motivazione arrivi dall’esterno.
E se ti dicessi che la scintilla non deve arrivare da fuori, perché tu sei il fuoco?
Questa è l’essenza rivoluzionaria del pensiero di Neville Goddard, un mistico del XX secolo che è la vera fonte di molti concetti oggi popolari nel mondo della crescita personale.
Neville ci ha lasciato un messaggio di una potenza sconvolgente: non devi “attrarre” nulla, perché non c’è separazione tra te e i tuoi desideri. Devi semplicemente assumere lo stato d’animo, la coscienza, di essere già la persona che ha ciò che desidera.
La tua immaginazione non è una semplice via di fuga o un passatempo. È il laboratorio di Dio, la fucina in cui viene forgiata la realtà. Usare il potere della visualizzazione non significa sperare che qualcosa accada, ma creare la sensazione che sia già accaduto.
In questa guida pratica, andremo a fondo del suo metodo, una vera e propria tecnologia spirituale per usare la tua immaginazione in modo deliberato e scientifico, trasformandoti da spettatore a creatore della tua vita.
Chi era Neville Goddard (e perché dovresti ascoltarlo)
Prima di addentrarci nel suo metodo, è fondamentale capire chi fosse Neville Goddard (1905-1972). Non stiamo parlando di un influencer dell’era dei social media o di un guru del marketing motivazionale. Neville era un mistico, un maestro spirituale e un autore di profonda intuizione, nato nelle Barbados e trasferitosi a New York, dove per decenni tenne conferenze che affascinarono migliaia di persone.
La sua unicità risiede nell’approccio. Neville non ha inventato nulla di nuovo, ma ha fatto qualcosa di molto più potente: ha decodificato il linguaggio della Bibbia, interpretandola non come un resoconto di eventi storici, ma come un grande dramma psicologico che si svolge nella coscienza di ogni singolo essere umano.
Per Neville, personaggi come Gesù o Mosè non sono figure storiche da venerare, ma rappresentazioni di stati di coscienza superiori che noi stessi possiamo incarnare. La promessa della Bibbia, secondo lui, non è in un paradiso futuro, ma nella scoperta del potere creativo che risiede dentro di noi, qui e ora.
Il suo messaggio centrale è tanto semplice quanto sconvolgente: la tua immaginazione è Dio in azione. La tua coscienza è l’unica e sola realtà, e tutto ciò che vedi nel mondo fisico è solo un’ombra, un riflesso di ciò che hai prima immaginato e sentito come vero.
Ascoltare Neville significa smettere di cercare il potere all’esterno e iniziare a coltivarlo dove è sempre stato: nella tua meravigliosa immaginazione umana.
“Assumi il sentimento del tuo desiderio esaudito e continua in questa assunzione finché ciò che hai assunto non si sarà oggettivato. Se non lo fai tu, nessun altro lo farà per te.”
La Legge dell’Assunzione: il vero segreto oltre la Legge dell’Attrazione
Qui arriviamo al cuore della rivoluzione di Neville, il punto che, una volta compreso, cambia completamente le regole del gioco. Molti conoscono la Legge dell’Attrazione, che si basa sull’idea di “attrarre” a sé ciò che si desidera. Ma Neville la considerava un’interpretazione incompleta, perché implica ancora una fondamentale separazione tra te e il tuo desiderio.
Neville, invece, insegnava la Legge dell’Assunzione. Come spiego anche nell’articolo dedicato proprio alla legge dell’assunzione di Neville Goddard, il principio è semplice ma profondo:
Per ottenere qualcosa, devi smettere di desiderarla e iniziare ad assumere la sensazione di averla già.
Vediamo la differenza in pratica:
- Legge dell’Attrazione: Pensi al denaro che desideri. Sei tu, qui, che pensi ai soldi, là. Sei nello stato di “volere”. Questo, per assurdo, spesso non fa che rafforzare nel tuo subconscio la sensazione di “mancanza”.
- Legge dell’Assunzione: Ti chiedi: “Che sensazione proverei se fossi già finanziariamente libero? Che tipo di pensieri avrei?”. E poi, attraverso l’immaginazione, ti immergi in quello stato. Non pensi più al desiderio, ma pensi dal desiderio.
Il segreto, quindi, non è “pensare positivo” riguardo a un futuro migliore. È sentire la realtà del tuo desiderio esaudito adesso. Questo “sentimento” è il linguaggio che il tuo subconscio comprende e a cui non può fare a meno di rispondere, rimodellando il mondo esterno per conformarsi a questa nuova convinzione interiore.
“Vivere alla fine”: la tecnica fondamentale dell’immaginazione creativa
Una volta compreso che devi assumere lo stato del desiderio compiuto, la domanda diventa: “Come si fa, in pratica?”. La risposta di Neville è una tecnica tanto semplice quanto potente: “Living in the End”, ovvero, Vivere alla fine.
Questo significa che nella tua immaginazione, non devi mai visualizzare il “come” o il percorso che ti porterà al tuo desiderio. Il “come” non è affar tuo; è dominio del potere più grande che Neville chiamava Dio e che noi possiamo chiamare subconscio o Universo. Tentare di definire il come è un atto di sfiducia che limita le infinite vie attraverso cui il tuo desiderio può manifestarsi.
Il tuo unico compito è costruire e abitare mentalmente una scena che implica che il tuo desiderio sia già un fatto compiuto.
La scena deve essere un’azione breve, specifica e carica di sentimento. Ecco alcuni esempi reali e concreti che puoi adattare:
- Se desideri abbondanza finanziaria: Non immaginare un estratto conto con una cifra. È troppo astratto. Invece, immagina la sensazione fisica e l’emozione di compiere un’azione che faresti solo se avessi abbondanza. Esempio pratico: Senti il peso delle chiavi di una nuova auto nella tua mano, senti l’odore della pelle dei sedili nuovi, e senti il brivido di gioia mentre dici a te stesso: “Finalmente è mia”. Oppure, senti la sensazione di sollievo mentre passi la tua carta per saldare un debito, e senti l’impiegato che ti dice con un sorriso: “Perfetto, è tutto saldato. Congratulazioni”.
- Se desideri una relazione d’amore: Non visualizzare un volto generico. Concentrati sulla sensazione. Esempio pratico: Senti il peso di una testa appoggiata sulla tua spalla mentre guardate un film insieme. Senti il calore di una mano che stringe la tua. O, ancora più potente, focalizzati su una conversazione. Senti distintamente la voce del tuo partner che ti dice: “Non sono mai stato così felice”. Senti l’emozione che queste parole ti provocano nel petto.
- Se desideri un avanzamento di carriera o un nuovo lavoro: Dimentica il colloquio o la firma del contratto. Vai alla fine. Esempio pratico: Immagina di essere seduto alla tua nuova scrivania. Senti la consistenza della superficie sotto le dita, vedi il tuo nome sulla targhetta della porta o nell’intestazione di un’email. Senti un collega che si affaccia e ti dice: “Allora, come va il primo giorno da [il tuo nuovo ruolo]? Siamo felici di averti con noi”. Senti l’orgoglio e la soddisfazione in quella scena.
La chiave è trovare quell’atto sensoriale, quella singola azione che per TE significa inequivocabilmente: “È fatta”.
S.A.T.S. (State Akin to Sleep): la guida pratica passo-passo
Ora che hai definito la tua scena finale, hai bisogno del momento perfetto per imprimerla nel tuo subconscio. Neville ha identificato questo momento nello “State Akin to Sleep” (S.A.T.S.), ovvero, lo stato simile al sonno.
Si tratta di quel particolare stato di sonnolenza che precede l’addormentamento (o che si ha subito dopo il risveglio), quando il corpo è immobile e la mente conscia, con le sue obiezioni e i suoi dubbi, è meno attiva.
In questo stato, il portale verso il subconscio è spalancato, rendendolo estremamente ricettivo a nuove suggestioni.
Usare i S.A.T.S. è come piantare un seme direttamente nel terreno fertile del subconscio, bypassando le rocce della mente razionale.
Ecco la procedura esatta, passo dopo passo, da seguire ogni sera prima di dormire:
- Scegli la tua scena-chiave: Rileggi gli esempi sopra e definisci la TUA scena. Deve essere un’azione breve di 3-5 secondi al massimo. Non un film, ma un singolo fotogramma carico di emozione.
- Raggiungi lo stato di immobilità fisica: Mettiti in una posizione comoda nel letto, preferibilmente sulla schiena per non addormentarti subito. Fai qualche respiro profondo e immagina un’onda di rilassamento che parte dai piedi e sale fino alla testa. L’obiettivo è raggiungere uno stato in cui non senti quasi più il tuo corpo fisico. Sei solo pura consapevolezza.
- Entra nella scena da protagonista: Adesso, con gli occhi della mente, entra nella tua scena. Se la scena è sentire una chiave in mano, non guardare la tua mano, ma senti il metallo freddo e il peso nella tua mano immaginaria. Se la scena è un abbraccio, non vedere due persone che si abbracciano, ma senti le braccia intorno a te e il contatto fisico. Devi essere tu a compiere l’azione, in prima persona.
- Ripeti in loop fino a sentirla reale: Una volta che sei dentro la scena, ripetila. E poi di nuovo. E di nuovo. Senza sforzo. L’obiettivo non è contare le ripetizioni, ma ripeterla fino a quando la scena assume i toni della realtà. Deve diventare così naturale e vivida da sorprenderti.
- Lasciati andare nel sonno: Continua a ripetere il loop mentre la sonnolenza aumenta. L’ideale è che l’ultima sensazione cosciente prima di scivolare nel sonno sia quella del tuo desiderio compiuto. Se ti addormenti nel bel mezzo del tuo “film mentale”, hai avuto successo. Hai dato al tuo subconscio le istruzioni per la notte.
Questo atto, ripetuto con fede e costanza ogni sera, è la forma più alta di preghiera secondo Neville: non chiedere, ma ringraziare per qualcosa che si è già ricevuto nel mondo dell’immaginazione, l’unica vera realtà.
L’importanza della dieta mentale e del “non reagire” al mondo 3D
Hai eseguito la tua sessione S.A.T.S. alla perfezione. Hai piantato il seme. Ma ora inizia la parte forse più difficile del lavoro: proteggere quel seme durante il giorno.
Neville era categorico su questo punto: non puoi passare 5 minuti a notte a sentirti ricco, amato e sano, per poi passare le successive 16 ore a lamentarti della mancanza di soldi, della solitudine e dei tuoi malanni.
Questa pratica di sorveglianza dei tuoi pensieri e delle tue conversazioni interiori è ciò che Neville chiamava la “Dieta Mentale”.
La tua immaginazione non si ferma quando apri gli occhi al mattino. La tua conversazione interiore, il dialogo silenzioso che hai costantemente con te stesso, è una forma continua di immaginazione che plasma la tua realtà.
Il più grande ostacolo qui è la tua realtà attuale, quella che Neville chiamava “il mondo di Cesare” o il “mondo 3D”. I tuoi sensi ti mostreranno prove che contraddicono il tuo desiderio compiuto.
Il conto in banca è ancora lo stesso, quella persona non ti ha ancora chiamato, il sintomo fisico è ancora lì. La tentazione di reagire con paura, dubbio o frustrazione è enorme.
Ecco come applicare la dieta mentale e non reagire:
- Tratta il mondo 3D come un’ombra del passato: Quando vedi qualcosa che contraddice il tuo desiderio, invece di pensare “non sta funzionando”, devi pensare: “Ah, questa è solo l’ombra del mio vecchio stato. È un ricordo che sta svanendo”. La vera realtà è quella che ho creato nell’immaginazione.
- Non confidarti negativamente: Evita di lamentarti della tua situazione attuale con gli amici o la famiglia. Ogni volta che parli del problema, lo stai rivivendo e rafforzando. Se devi parlarne, fallo mentalmente solo dal punto di vista del desiderio compiuto (“Ricordo quando mi preoccupavo per quella cosa…”).
- Cattura e “rovescia” i pensieri negativi: Appena ti accorgi di un pensiero negativo (“Non ce la farò mai”), non combatterlo. Fermati, riconoscilo e sostituiscilo deliberatamente con l’affermazione del tuo desiderio compiuto (“È già fatto. Ho già tutto ciò di cui ho bisogno”).
- Sviluppa un’amnesia selettiva: Come diceva Neville, “dimentica” ciò che i tuoi sensi ti dicono e ricorda solo ciò che hai fatto nella tua immaginazione. La tua lealtà deve essere verso il mondo invisibile, non verso quello visibile.
Mantenere la dieta mentale richiede disciplina, ma è ciò che permette al tuo nuovo stato di coscienza di solidificarsi e, infine, di proiettarsi come una nuova e stabile realtà esterna.
Conclusioni: l’immaginazione non è una fuga, è la fucina della realtà
Siamo giunti alla fine di questo viaggio nel mondo di Neville Goddard. Abbiamo smontato l’idea che la realtà sia qualcosa di fisso e immutabile e abbiamo scoperto che è, invece, un riflesso malleabile della nostra coscienza.
Abbiamo imparato che la chiave non è “attrarre”, ma assumere. Non è sperare, ma sentire. Non è visualizzare un percorso, ma vivere alla fine. Abbiamo la tecnologia spirituale dei S.A.T.S. per piantare i semi e la disciplina della Dieta Mentale per proteggerli durante il giorno.
L’insegnamento più grande di Neville è un invito a riprenderci la nostra sovranità. La tua immaginazione non è un gioco per bambini o una futile fantasticheria per fuggire dai problemi. È la facoltà divina dentro di te, la fucina in cui ogni circostanza della tua vita viene creata prima di manifestarsi nel mondo fisico.
Usare questo potere richiede fede, non una fede cieca in qualcosa di esterno, ma una fede incrollabile nella realtà di ciò che hai creato nel tuo mondo interiore. Richiede la volontà di credere più ai tuoi sensi spirituali che a quelli fisici.
Il metodo di Neville non è una soluzione rapida, ma è un metodo potente e infallibile per chi ha il coraggio di applicarlo con costanza e disciplina. È il sentiero per diventare l’architetto consapevole del tuo destino.
Ora la teoria è finita, e la palla passa a te.
Qual è la prima scena, quel singolo momento carico di emozione, che ti impegni a vivere nella tua immaginazione stanotte?