È naturale trovarsi in momenti di crisi nell’arco della vita e solitamente i sintomi che caratterizzano questi periodi possono essere identificati con dei veri e propri loop mentali. Parlo di circoli viziosi in cui i tuoi pensieri sono sempre uguali tra loro perché non riesci ad affrontare la situazione guardandola da altri punti di vista.
Anche se ti sembrerà assurdo, voglio consigliarti di imparare l’”arte del pensiero laterale”. Ma di cosa si tratta? Della possibilità di mettere in pratica un pensiero creativo e, quindi, diverso da quello a cui sei abituato.
Questo concetto è stato sviluppato dallo psicologo maltese Edward de Bono. Egli riteneva che il pensiero laterale sia di natura intuitiva e che rappresenti l’alternativa al classico pensiero verticale, quello caratterizzato da un pensiero logico e condizionato. Quest’ultimo, infatti, tende a limitarti all’interno del tuo modo di pensare.
È proprio il pensiero verticale il motivo per il quale i tuoi concetti tendono a farsi sempre più rigidi e fermi con il passare del tempo. Ma come puoi utilizzare il pensiero laterale per vivere una vita migliore?
A cosa può esserti utile il pensiero laterale
Stando alle premesse che ti ho fatto, il pensiero laterale può migliorarti la vita perché svolge la funzione di scardinare le convinzioni logiche che ormai dai per scontate e che non ti aiutano in alcun modo a trovare le giuste soluzioni ai tuoi problemi.
→ Leggi anche: Sei cappelli per pensare: il metodo che ti fà ragionare efficacemente
Inoltre, affinché tu possa imparare il pensiero laterale, devi convincerti che la creatività ricopre un ruolo di primo piano. Essa, infatti, è una fonte prolifera di intuizioni e ti aiuta ad affrontare le situazioni e gli eventi con le quali ti interfacci, creando dei percorsi di pensiero del tutto nuovi.
Il giusto equilibrio tra pensiero verticale e pensiero laterale
Quando dico che il pensiero laterale può migliorarti la vita non intendo affatto sminuire quello verticale. Piuttosto, questi due tipi di pensiero possono essere molto funzionali se praticati insieme.
Non a caso, il pensiero laterale raggiunge l’apice della sua efficacia se combinato al pensiero verticale. Il motivo risiede nel fatto che quest’ultimo ti aiuta a risolvere i problemi in maniera logica e diretta, rimandando alle esperienze che hai vissuto e alle competenze che hai acquisito. Il primo, invece, ti aiuta a fare un uso nuovo e diverso delle informazioni che già possiedi.
Pensaci, quante volte il pensiero prettamente verticale ha fatto in modo che ti bloccassi di fronte a dei problemi e hai pensato di non avere la soluzione?
Strategie per migliorarti la vita con il pensiero laterale
Anche se il primo consiglio che ci tengo a darti per comprendere meglio come mettere in pratica il pensiero laterale è quello di leggere i libri del suo precursore Edward de Bono, voglio anche raccontarti alcune strategie che puoi cominciare a sperimentare.
Fai attenzione a ciò che dai per scontato
Quando hai difficoltà a risolvere dei problemi particolarmente difficili, molto probabilmente stai dando per scontati degli aspetti che magari non lo sono per niente.
Accade, infatti, che il tuo cervello formuli delle ipotesi che in realtà non ti aiutano a trovare la soluzione ma ad allontanarti da essa. Il motivo di questo è del tutto naturale poiché i neuroni non fanno altro che creare delle ipotesi, anche se sbagliate. Lo fanno perché per semplificarti la vita tendono a creare continuamente delle scorciatoie.
→ Leggi anche: Cervello e mente: ecco come plasmano la realtà
Come? Basandosi su degli schemi e delle associazioni tra situazioni e oggetti di cui hai già avuto esperienza.
Comunque questo aspetto del tuo cervello non è affatto sbagliato, anzi, nel 90% dei casi questo meccanismo ti porta alla soluzione giusta. Ma nel momento in cui devi affrontare dei problemi complessi, il rischio di sbagliare è molto alto se usi solamente il tuo pensiero verticale.
Il consiglio che ti do, quindi, è fare una lista di tutte le cose che potresti dare per scontato tutte le volte che la vita di mette di fronte ad una situazione o un problema difficile da capire e risolvere. Fidati, questa strategia è molto utile per individuare la soluzione più creativa.
Non iniziare dalla fine ma dall’inizio
Un altro errore che sono sicuro tu compia quando ti trovi di fronte ad un problema molto difficile è quello di fossilizzarti troppo sul problema piuttosto che sulla soluzione che vuoi trovare.
Un’altra strategia di pensiero laterale che ti consiglio di provare è, quindi, iniziare dalla fine. Per questo dovresti definire qual è il risultato finale che vuoi ottenere, poi potresti passare all’immaginare il passo immediatamente precedente al risultato e poco alla volta vedrai che arriverà la soluzione.
Fai un pochino di “po”
Hai letto benissimo, non ho messo l’apostrofo sulla parola “po”. Si tratta, infatti, di un termine coniato da Edward de Bono e rappresenta un’idea che può aiutare la tua mente a non rimanere incastrata nei classici schemi che utilizza sempre.
Nel pensiero laterale di de Bono questa parola inusuale è ispirata alle parole poesia, ipotesi, possibile, supposizione e dall’espressione “Po” utilizzata nella lingua māori che significa “brodo primordiale da cui ha avuto origine l’universo”.
Il succo di quanto sto dicendo è che ogni volta che ti senti bloccato in un pensiero e non riesci a raggiungere i tuoi obiettivi, allora dovresti proprio stilare una lista di almeno 100 idee che potrebbero sembrarti assurde.
La lunghezza di questa lista è essenziale perché all’inizio le idee che ti verranno in mente saranno banali. Solo in un secondo momento ti renderai conto di quanto i condizionamenti sociali non ti aiutino per niente a sfruttare la tua fantasia.
Ecco, in questo preciso istante ti assicuro che butterai giù molte idee originali.
Riformula sempre la domanda
Per farti comprendere bene questa strategia di pensiero laterale voglio citarti una frase dello psicologo americano John Dewey: “un problema ben formulato è già per metà risolto”.
Quante volte ti è capitato che di fronte ad una domanda non hai avuto la minima idea di come rispondere? Beh, magari formulata in un altro modo ne saresti capace.
Quando devi risolvere un problema, quindi, prova a formulare le domande in maniera differente da come sei abituato a fare. Non è così difficile e puoi iniziare provando a giocare con le varie componenti del quesito.
In questo modo ti si presenteranno davvero molte possibilità e ti renderai conto che spesso la soluzione più semplice è quella che ha meno contorni.
Provare il coaching per imparare il pensiero laterale
Uno dei metodi più efficaci per imparare il pensiero laterale è affidarti al coaching. Seguendo questa strada riuscirai davvero a pensare diversamente.
Solitamente un coach insegna a sospendere il giudizio e a farti guardare all’errore come una risorsa piuttosto che un ulteriore problema. Per insegnarti a pensare fuori dagli schemi, poi, un coach di pensiero laterale può utilizzare diverse tecniche.
Parlo di: distinzione, esplorazione, focalizzazione, rilevazione, ridefinizione, brainstorming, pensiero opposto, connessione oppure catastrofizzazione.
Queste sono solo alcune delle tecniche che un coach può impiegare per insegnarti ad utilizzare il pensiero laterale in combinazione con quello verticale.
Ma a parer mio, tra gli insegnamenti più importanti che ti aiuteranno a mettere in pratica questo tipo di pensiero c’è quello che ti indica come debba concederti il permesso di sbagliare. È proprio dall’errore che puoi scoprire nuove idee, nuovi spazi e nuove soluzioni.
E questo può essere molto utile per imparare ad affrontare i tuoi momenti di crisi nel modo più costruttivo possibile.
Non perdere tempo, impara l’arte del pensiero laterale.