Il benessere mentale è come una sorta di “cassaforte emotiva” che ci permette di gestire le nostre emozioni, di fronteggiare lo stress e di avere una visione generale positiva della vita. Le ricerche dimostrano che un buon stato di benessere mentale porta molti vantaggi, come la capacità di godere della vita, di superare situazioni difficili, di raggiungere obiettivi e di coltivare relazioni positive.
Tuttavia, lo stress fa parte della vita e, in piccole dosi, può persino migliorare il nostro benessere mentale. Ad esempio, se abbiamo una scadenza imminente, lo stress può motivarci a essere più produttivi e concentrati.
Ma quando lo stress diventa eccessivo o prolungato nel tempo, può diventare molto pesante a livello fisico e mentale. In altre parole, se il nostro corpo e la nostra mente non riescono a gestire lo stress, possiamo finire per bruciare le nostre risorse mentali ed emotive ed ecco che entra in gioco il “burnout”.
Il burnout (burn-out) è uno stato di totale esaurimento fisico, mentale ed emotivo. Se ti ritrovi in questo stato, potresti avere difficoltà a trovare la motivazione per fare le cose che normalmente ti interessano, potresti sentirsi disperato e svuotato di energia. Ma non ti preoccupare, ci sono modi per affrontare il burnout e riconquistare il benessere mentale!
Studi e ricerche sul Burn-out
Devi sapere che ci sono molte ricerche e statistiche che si occupano del fenomeno del burnout. Il burnout è stato riconosciuto come un problema di salute mentale sempre più diffuso tra i lavoratori, specialmente in professioni ad alto stress come la sanità, l’istruzione e il lavoro sociale.
Stando ad uno studio del 2020 condotto dallo studio Gallup, il 76% dei lavoratori americani ha riportato sintomi di burnout almeno una volta nella loro carriera lavorativa. Inoltre, lo studio ha rilevato che i lavoratori colpiti da burnout da lavoro sono molto più propensi a lasciare il loro lavoro rispetto a coloro che non lo sono.
In un altro studio condotto nel 2021 dalla Società Internazionale per la Ricerca sullo Stress Lavorativo, è emerso che il burnout è in aumento in tutto il mondo a causa della pandemia da COVID-19. Secondo i dati del sondaggio, il 67% dei lavoratori in tutto il mondo ha sperimentato almeno un sintomo di burnout durante la pandemia.
In generale, gli studi dimostrano che il burnout può avere conseguenze negative sulla salute mentale e fisica delle persone, portando a sintomi come stanchezza, ansia, depressione e problemi di salute fisica come disturbi del sonno e problemi gastrointestinali.
Tuttavia, è importante sottolineare che il burnout è un problema complesso e multifattoriale, che può essere influenzato da fattori come la cultura aziendale, il carico di lavoro, l’autonomia lavorativa e il supporto sociale.
Quindi, per prevenire e affrontare il burnout, è necessario adottare un approccio olistico che prenda in considerazione tutti questi fattori.
Quali sono i sintomi del Burnout
Devi sapere che il burnout può manifestarsi in varie forme e i sintomi possono variare da persona a persona. Tuttavia, ci sono alcuni segnali comuni che possono indicare che stai sperimentando il burnout.
Ad esempio, potresti sentirti costantemente stanca/o e priva/o di energia, nonostante il riposo adeguato. Potresti avere difficoltà a concentrarti sul lavoro e potresti notare una diminuzione della tua produttività. Potresti anche sentirti emotivamente esaurito, avendo difficoltà a provare gioia o soddisfazione nelle attività che un tempo ti interessavano.
Inoltre, il burnout può portare a sintomi fisici come mal di testa, problemi gastrointestinali, pressione sanguigna elevata, scarsa funzione immunitaria (ci si ammala più spesso) e disturbi del sonno. Potresti anche sentirti emotivamente instabile, con sbalzi d’umore frequenti, irritabilità e ansia.
Infine, potresti notare anche un cambiamento nel tuo atteggiamento nei confronti del lavoro e della vita in generale. Ad esempio, potresti diventare cinico e sfiduciato riguardo al tuo lavoro e ai tuoi colleghi, o potresti sentirti sempre più distaccato dalle attività sociali e dalle relazioni interpersonali.
Se sperimenti alcuni di questi sintomi, è importante prendere sul serio il tuo benessere mentale e considerare di parlare con un professionista della salute mentale o di adottare alcune strategie per gestire lo stress e il burnout.
Quali sono le 4 fasi del Burnout
Le quattro fasi del burnout (Entusiasmo, Stagnazione, Frustrazione, Esaurimento) sono state descritte per la prima volta dalla psicologa Christina Maslach negli anni ’70. Queste fasi rappresentano una progressione graduale di sintomi e comportamenti che possono portare alla condizione di burnout.
Entusiasmo
La prima fase del burnout è la fase dell’entusiasmo. In questa fase, sei appena entrato nel tuo lavoro e sei pieno di entusiasmo e motivazione. Sei eccitato dalle sfide del lavoro e sei felice di fare parte del team. Non hai ancora sperimentato gli effetti negativi dello stress e sei fiducioso riguardo al tuo futuro lavorativo.
Stagnazione
La seconda fase è la fase di stagnazione. In questa fase, potresti iniziare a sentirti un po’ bloccato nel tuo lavoro. Potresti notare che le attività che un tempo ti entusiasmavano diventano noiose e ripetitive. Inoltre, potresti iniziare a sperimentare i primi segni di stress, come tensione muscolare, mal di testa o difficoltà a concentrarti.
Frustrazione
La terza fase è la fase di frustrazione. In questa fase, il tuo stress e la tua insoddisfazione stanno diventando sempre più evidenti. Potresti sentirsi emotivamente esaurito, avere difficoltà a trovare senso nel tuo lavoro e sentirsi costantemente stressato. Inoltre, potresti notare una diminuzione della tua produttività e della tua capacità di fare i compiti.
Esaurimento
Infine, la quarta fase è la fase di esaurimento. In questa fase, il tuo stress e la tua insoddisfazione hanno raggiunto il loro apice e ti senti completamente esausto, sia fisicamente che emotivamente. Potresti sentirti cinico riguardo al tuo lavoro e ai tuoi colleghi, e potresti iniziare a pensare a lasciare il tuo lavoro o la tua professione.
È importante sottolineare che non tutte le persone che sperimentano il burnout attraversano tutte queste fasi.
Chi viene colpito dal Burnout
Il burnout non fa distinzioni! Non importa quale sia il tuo lavoro o il tuo ruolo professionale, sei a rischio se lavori in un ambiente stressante con un elevato impegno emotivo e un costante contatto con altre persone.
Ad esempio, medici, infermieri, assistenti sociali, insegnanti, avvocati, poliziotti, giornalisti e operatori del settore umanitario sono solo alcune delle professioni che possono essere maggiormente esposte al rischio di burnout.
Ma attenzione, non è solo il tipo di lavoro che conta. Anche il livello di autonomia, il supporto sociale e la personalità della persona possono influenzare il rischio di burnout. Quindi, anche se lavori in un’attività che non viene generalmente associata al burnout, devi comunque prestare attenzione se ti senti costantemente sotto pressione, se non riesci a trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata o se non ti senti apprezzato per quello che fai.
In sintesi, il burnout può colpire chiunque, ma c’è sempre qualcosa che puoi fare per prevenirlo o gestirlo, indipendentemente dal tipo di lavoro che svolgi.
Cosa fare quando si è in Burnout e come uscirne
Se ti senti in burnout, la prima cosa da fare è riconoscere il problema e prendere sul serio i tuoi sintomi. Non sottovalutare i segnali di allarme come la stanchezza cronica, l’irritabilità, la perdita di motivazione e la mancanza di interesse per le attività che normalmente ti piacciono. Il burnout non scompare da solo, ma ci sono alcune cose che puoi fare per uscirne.
- In primo luogo, cerca di ridurre il tuo carico di lavoro e di delegare le attività meno importanti. Se possibile, prenditi qualche giorno di ferie o chiedi un permesso per dedicare del tempo a te stesso.
- In secondo luogo, cerca di migliorare il tuo equilibrio tra lavoro e vita privata. Dedica del tempo alle attività che ti piacciono e che ti fanno sentire bene, come lo sport, la lettura o la meditazione. Cerca di evitare di portare il lavoro a casa o di lavorare troppo a lungo.
- In terzo luogo, cerca supporto da parte dei tuoi colleghi, del tuo datore di lavoro o di un professionista della salute mentale. Parla apertamente delle tue preoccupazioni e dei tuoi sentimenti e cerca di trovare delle soluzioni insieme.
- Infine, cerca di prevenire il burnout in futuro. Impara a riconoscere i segnali di allarme e cerca di affrontare lo stress in modo più efficace. Cerca di migliorare la tua resilienza e le tue abilità di coping, ad esempio attraverso la pratica di tecniche di rilassamento o di mindfulness.
In sintesi, uscire dal burnout richiede un approccio olistico e una serie di cambiamenti nella tua vita lavorativa e personale. Non avere paura di chiedere aiuto e cerca di prevenire il burnout in futuro attraverso un approccio proattivo e consapevole.